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#1 Cosa si intende per ordine di un sistema? (Luca Roffia)

L'ordine di un sistema a stato vettore è la dimensione dello spazio degli stati di tale sistema.

#2 Ho visto con molto piacere la videocassetta sui frattali la settimana scorsa. Sono da sempre affascinato da queste teorie, e mi ha fatto un immenso piacere vedere che finalmente anche in ambito scolastico (con questo intendo unire il mondo della scuola superiore e quello accademico) se ne parla. Purtroppo sono sempre stato un amante platonico nei confronti della geometria frattale, anche perché devo confessare che tutti i miei tentativi di leggere Gli oggetti frattali: forma, caso, e dimensione sono miseramente falliti di fronte a definizioni matematiche che mancavano di collegamenti immediati con le infinite applicazioni che la teoria sembrava rendere possibili, stando a quanto si leggeva sulle riviste scientifiche. A questo proposito si colloca la mia domanda: ho letto su un numero di Scientific American (dovrebbe risalire all'Agosto 1995) che è possibile, con opportuni accorgimenti e sfruttando risultati delle teorie sui frattali, controllare sistemi caotici in modo da farli comportare in maniera ordinata. Si citava l'esempio di una striscia metallica che in un campo magnetico uniforme può vibrare caoticamente (quasi come il sistema convettivo di Lorentz), mentre sottoposta ad un opportuno campo caotico, può assestarsi in una vibrazione periodica. Mi sembra che questa sia un'interessante soluzione ad un problema di controllo, e i problemi di calcolo che esso pone ben si adattano a soluzioni informatiche. Per questo vorrei chiederle se pensa sia possibile, nell'ambito dei corsi del triennio, che si discutano questi tipi di applicazioni. Mi rendo conto che si tratta di argomenti forse un po' troppo "sperimentali" e quindi improponibili spesso in ambito accademico, dove purtroppo le teorie hanno normalmente bisogno di una certa "sedimentazione". La loro grande potenza, però, mi fa rimpiangere di non poterle apprendere seriamente, se non con un lavoro personale. (Matteo Fortini)

Il contenuto della videocassetta sui frattali ed il caos che abbiamo visto nell'ambito del corso aveva lo scopo di sottolineare sia la complessità rilevabile nel comportamento di alcuni sistemi non lineari sia i legami, spesso sorprendenti, tra strutture astratte (matematiche) e realtà fisiche. Se, da un lato, questi aspetti devono indurre ad utilizzare con cautela i modelli semplificati che spesso costruiamo, dall'altro aprono prospettive affascinanti su applicazioni sempre più concrete; si vedano, a tale proposito, quelle nel settore dei mercati finanziari e quelle nella elaborazione e nel filtraggio non lineare di segnali. Il suo interesse per tali settori potrebbe indirizzarla nella scelta del tema per la tesi di laurea o, successivamente, nella scelta del tema da sviluppare nell'ambito del Dottorato di Ricerca.

#3 In un modello differenziale ingresso/uscita, l'ordine di derivazione dell'ingresso può essere maggiore di quello dell'uscita? (Federico Dall'Olio)

Solo se il sistema non è causale.

#4 Supponiamo di considerare sistemi diversi con lo stesso spazio degli stati Rn. Non capisco perché per alcuni di essi possa esistere una funzione di Liapunov in un intorno dell'origine e per altri no dato che gli insiemi degli stati sono gli stessi. (Andrea Di Vincenzo)

Perché la derivata rispetto al tempo di una funzione di Liapunov dipende dal modello del sistema, non solo dal punto dello spazio degli stati ove viene calcolata.

#5 Se ho un sistema non lineare, lo linearizzo secondo i medodi tradizionali e applico il criterio di Liapunov ridotto, se ottengo autovalori a parte reale negativa e altri nulli non ho informazioni. Ma quando linearizzo ottengo una matrice A e una B che assomigliano a quella dinamica e di distribuzione degli ingressi, e potrei essere in un caso di un sistema lineare e stazionario; allora non potrei affermare che in un caso del genere se non ho modi instabili posso parlare di sempice stabilità? (Andrea Castagnini, Thu Dec 30 09:43:43 1999)

Non è ben chiaro cosa lei intenda con la locuzione assomigliano a quella dinamica e di distribuzione degli ingressi...; A e B sono la matrice dinamica e di distribuzione degli ingressi del modello linearizzato. La stabilità semplice di tale modello non consente di dedurre informazioni circa la stabilità dello stato di equilibrio rispetto al quale è stata effettuata la linearizzazione.

 

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